Città di Rivoli

 

 

Rivoli è una ridente cittadina, nonché grosso centro industriale, della basse Valle di Susa, distante circa 15 km dalla città di Torino.

Il nome “Rivoli” deriva dal latino Ripulae e si rifà alla posizione geografica del paese, che sorge su ciglioni scoscesi della riva del fiume Dora Riparia.

Rivoli sorge su una serie di colline moreniche che ebbero la loro origine più di 500000 anni fa, a seguito di numerose glaciazioni che hanno segnato profondamente la conformazione territoriale della città.

La presenza dell’uomo nei territori del Rivolese trae origine fin dall’alba dei tempi: reperti archeologici ritrovati nelle zone al confine con i comuni di Villarbasse e di Rosta dimostrano, con buona probabilità, la presenza dell’ Uomo Preistorico nel territorio fin dall’Età della Pietra.

Le popolazioni che successivamente si stanziarono nel rivolese furono diversi ceppi appartenenti all’etnia dei Liguri che, nel corso dei secoli, e dopo un fiorente sviluppo, furono assimilati nel grande Impero Romano. L’importanza storica di Rivoli nel periodo romano, è da attribuirsi ad un importante battaglia : proprio in questa città ( e nei territori circostanti) avvenne, nel 312 d.C., il famoso conflitto fra l’Imperatore romano Costantino I contro l’autoproclamatosi augusto Massenzio per il dominio dell’Impero Romano.

Sebbene nel periodo compreso fra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476 d.C.) e l’anno 1000, Rivoli non fu protagonista di eventi rilevanti, è proprio durante l’ XI secolo che Rivoli giocò un ruolo principale in vicende che la resero, insieme a Torino, fulcro centrale di scontri fra Imperatore e Papato.

Durante tutto il periodo intercorso tra l’ XI secolo e il XIII secolo, Rivoli fu numerose volte contesa fra i Vescovi di Torino e i Conti di Savoia. Dopo innumerevoli vicissitudini che coinvolsero tanto la nobiltà sabauda e pontificia quanto la popolazione locale, Rivoli  fu, nel 1257, annessa agli stati sabaudi per concessione dell’Imperatore Guglielmo, come segno di gratitudine per la fedeltà dimostrata dai Savoia all’Imperatore.

I Savoia tennero in notevole considerazione la città di Rivoli permettendone uno sviluppo grandioso; sviluppo che raggiunse il suo apice durante il regno di Amedeo VI, il Conte Verde, il quale teneva in Rivoli una delle più importanti istituzioni del governo sabaudo: il Consilium Principis.

Successivamente dal XV secolo fino al XVIII secolo in pieno Risorgimento, Rivoli subì una serie di circostanza sfavorevoli: con l’accentramento del potere nella città di Torino (Amedeo VII sposto la sede del Consilium Principis da Rivoli a Torino), la guerra tra Francesi e Carlo V e una serie di epidemie e carestie, Rivoli passò da fiorente cittadina a piccolo borgo agricolo.

Durante l’unificazione dello Stato Italiano (1861-1870), Rivoli subì ulteriori disagi: con la costruzione della linea Torino-Susa che escludeva Rivoli dallo snodo ferroviario verso la Francia, la cittadina non potè più beneficiare delle rotte commerciali su via ferrata verso la Francia. Tuttavia, grazie al suo microclima particolarmente salubre, Rivoli divenne la metà estiva preferita da molte famiglie aristocratiche piemontesi.

Lo sviluppo industriale di Rivoli crebbe maggiormente alla fine del XIX secolo con l’apertura della conceria Costa, l’ampliamento del mulino Superiore e con l’apertura dell’opificio Leumann.

Allo sviluppo industriale che fu particolarmente positivo, si unì un’urbanizzazione della città sempre più alta che portò, durante il decennio 1961-1971, il raddoppiamento della popolazione passando da ventimila a quarantamila abitanti.

Concludendo, la Storia di Rivoli è stata segnata, incisa e caratterizzata da una variegata quantità di eventi storici più o meno favorevoli accomunati tutti da una costante: la tempra critica, costruttiva, inossidabile e mai arrendevole che accomuna ogni Rivolese, vera incarnazione dello spirito sabaudo.